
TRAMA
In Spagna, durante la canicola estiva, Marc, stremato e sopraffatto dalle ricerche condotte su un amico deceduto telefona al fratello David per trovare un po’ di conforto. Questi gli propone di partire per un viaggio a bordo di un pulmino. Attraversando paesaggi dai forti contrasti, tra campi desolati e foreste bruciate ma ricche di sottoboschi, torrenti dalle rive insidiose e fiumi dalle acque placide, i due si spingono sempre più a sud, senza che Marc riesca a distogliere la mente dalle proprie ricerche.
RECENSIONI
In viaggio verso dove?
Tipico caso di totale disallineamento tra il profilmico e la sinossi indicata nelle note di produzione. Stando a quest'ultima, infatti, il film si ispira al giornalista militante Ramon Barnils, sulle cui tracce di memoria si mettono due fratelli gemelli. Oltre alle bellissime immagini della Catalogna arsa dal sole in un'estate particolarmente torrida, però, nulla oltrepassa lo schermo. Si diventa così testimoni di un inquieto quanto insensato vagare tra paesaggi splendidi incorniciati da musiche suadenti ed evocative. Il colpo di grazia è dato però dall'approccio agli eventi da parte del giovane spagnolo Marc Recha, anche sceneggiatore, che sceglie di raccontare il film piuttosto che mostrarlo. Fin dal primo fotogramma, infatti, una voce narrante di donna (la sorellastra dei due protagonisti) riassume complicati rapporti di parentela e descrive stati d'animo, decisioni e svolte narrative, mentre le immagini si soffermano sui corpi dei protagonisti, sulla natura incontaminata dell'entroterra spagnolo, con qualche digressione storica attraverso materiale, per lo più fotografico, di repertorio. Inutile sottolineare come nulla dei crucci e degli ideali dei personaggi, del loro viaggiare, degli incontri, delle frequenti nudità, dei tanti silenzi, riesca ad aprirsi un varco nell'interesse dello spettatore, catapultato in una vicenda di cui non capisce le coordinate. In assenza di solide basi e di un punto di arrivo, la visione non riesce nemmeno a stimolare la voglia di approfondimento. Resta quindi nelle intenzioni tutto il sottotesto politico che dovrebbe sostanziare le motivazioni dei personaggi. Belli i titoli di coda. Ma resta un dubbio: il film, dov'è?
