TRAMA
Connie e Carla, due ragazze di provincia alla ricerca del successo, sono testimoni di un omicidio e costrette a scappare. Approdate a Los Angeles, per evitare di essere riconosciute, lavorano in spettacoli di travestiti.
RECENSIONI
Più che il frutto di una citazione di A QUALCUNO PIACE CALDO, questo film sembra esserne una sorta di variato remake, dato che ne mutua la struttura e buona parte degli elementi. Quello dei riferimenti è un giochetto scoperto fin dall’inizio e che non si limita certo al film di Wilder: le ragazze in fuga sull’auto diventano chiaramente Thelma e Louise, il travestimento che non traveste è preso di peso da VICTOR/VICTORIA, film menzionato esplicitamente nella dinamica di più di una scena. La stessa presenza di Debbie Reynolds vuole essere una nota ostentata a questo compito di aperta lettura e rilettura di certi testi filmici (non contano – ma contano -, perché letterali e diegetici, gli omaggi ai musical riversati in pellicola: HAIR, CABARET, JESUS CHRIST SUPERSTAR, EVITA…). Ce n’è di che far saggi con queste donne che si camuffano da travestiti per sfuggire ai gangster, c’è di che scialarsi su un film che sembra travestirsi da altro per poi rivelarsi effettiva copia aggiornata del massimo storico della commedia (SOME LIKE IT HOT, per l’appunto) con contorno di ibridazioni postmoderne; peccato che la vivacità delle premesse sia smentita da uno svolgimento fiacchino in cui il camp serve solo a dare un po’ di colore e le drag-queen finiscono con l’essere le pallide macchiette di un sempre cinematografico che ci ha stufato (in questo senso PRISCILLA diceva di più e meglio). Dell’operazione rimane in piedi solo qualche scena francamente divertente e la conferma che Toni Collette è un’attrice fantastica, che meriterebbe lodi e set alla sua altezza.