Recensione, Spionaggio

CACCIA A OTTOBRE ROSSO

Titolo OriginaleThe hunt for Red October
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1990
Durata135'

TRAMA

1984: l’analista della CIA Jack Ryan intuisce che l’equipaggio del sottomarino atomico sovietico ‘Ottobre Rosso’ vuole disertare e consegnarsi agli americani. Ma per i suoi vertici è solo un nemico da affondare.

RECENSIONI

Il migliore dei tre film (gli altri sono Giochi di Potere e Sotto il Segno del Pericolo) tratti nel periodo dal romanziere Tom Clancy, con, per protagonista, il personaggio di Jack Ryan (Alec Baldwin). A parte l'ottima prova di Sean Connery nel ruolo del comandante russo, il merito è essenzialmente da attribuire alla sceneggiatura di Donald E. Stewart (prima bozza) e Larry Ferguson (ultima stesura), con l’aiuto di John Milius (per le sequenze con i russi, presentate prima con sottotitoli poi in inglese), che dipana la complicata trama data alle stampe nel 1984. Senza dimenticare il regista, lo stesso di Predator e Trappola di Cristallo: John McTiernan sa comporre la giusta tensione anche quando, concretamente, non sta accadendo nulla. Cavalca certi dialoghi allarmanti, il commento sonoro, la claustrofobia negli spazi angusti, un montaggio che tolga il fiato (ma l’Oscar è andato a quello sonoro). La Marina statunitense ha felicemente collaborato (sperando in una nuova campagna di reclutamento stile Top Gun) e la contingenza dell’uscita del film con la fine del comunismo nell’Unione Sovietica è ininfluente (nonostante alcune scritte sui titoli): l’opera punta tutte le sue carte sul thriller, non sulla politica.