
TRAMA
Quattro giovani decidono di aderire a un tour nei boschi di Burkittsville organizzato attraverso Internet da Jeff Donovan. I ragazzi si accampano vicino ai resti della casa di un vecchio eremita, impiccato per l’omicidio di sette bambini, ma il mattino dopo non ricordano nulla della sera precedente. Spaventati, lasciano la foresta e vanno a casa di Jeff, dove scoprono che…
RECENSIONI
Sfida persa in partenza quella di girare l'evitabile sequel di un film che e' stato piu' che altro un fenomeno di costume, e che ha attirato spettatori in tutto il mondo soprattutto per l'abile campagna pubblicitaria con cui e' stato promosso. Eliminata quindi l'originalita' del finto documentario, la scelta piu' difficile deve essere stata quella relativa al taglio da applicare al film. E in questo, BW2 gioca sicuramente le sue carte migliori, partendo proprio dalla curiosita', ai limiti del morboso, suscitata dal primo film. Non proprio originale come scelta - "Scream" gioca da tre film con il cinefilo e anche "Nightmare" ha brillantemente affrontato la tentazione del metacinema - ma forse l'unica possibile per rispolverare il mito della strega il Blair. Con la scelta del gruppetto che decide di ripercorrere le gesta dei tre malcapitati del primo "Blair Witch", pero', cominciano i guai. I personaggi, infatti, sono lontanissimi dall'anonimato del trio originale, elemento fondamentale per consentire allo spettatore di porsi la domanda "e io che farei al loro posto?": oltre a una coppietta un po' in crisi, c'e' nientepopodimeno che una strega praticante, una dark veggente e un ragazzo fresco di manicomio. Sopra le righe anche lo sceriffo del paese, che sembra provenire direttamente dai fumetti. Abbandonata qualsiasi speranza di immedesimazione, resta il desiderio di sani brividi di paura, ma le trovate horror che infarciscono il film (apparizioni di bambine, segni sul corpo, possessioni), non hanno la forza visiva e di scrittura per spaventare. L'unica vera inquietudine e' data dal mistero che avvolge la notte che il gruppetto ha trascorso insieme. Mistero che, sfruttato diversamente e svelato in modo meno elementare, avrebbe potuto avere effetti piu' sottili e insinuanti. Chissa', forse la versione originale voluta dal regista prima delle incursioni dei produttori (aggiunta di flash-forward violenti e frazionamento dell'interrogatorio, in origine previsto in un'unica sequenza finale di otto minuti), avrebbe avuto un impatto piu' diretto ed efficace. In ogni caso il film, pur risultando poco riuscito, e' apprezzabile per il tentativo di costruire "altro" rispetto al primo BW, da cui parte e da cui subito prende le distanze. Peccato che la mancanza di un'identita' precisa lo porti a vagare nei meandri del superfluo.
