TRAMA
Jessie, in viaggio di nozze in Giamaica, è convinta che qualcuno voglia ucciderla e sogna un alter-ego killer professionista.
RECENSIONI
In trasferta statunitense, l’esule cileno Raúl Ruiz giustappone un altro frammento di vetro sul grande specchio psicanalitico-surrealista della sua poetica. Ma è una goccia insignificante nel mare delle sue potenzialità. Il colpo gobbo l’ha fatto Barbet Schroeder, produttore delle firme storiche della Nouvelle Vague convertitosi al thriller made in U.S.A. che, ammirando il cinema dell’autore, ha sponsorizzato la sceneggiatura di Duane Poole, sorta di caricatura di tutti i motivi ruiziani, incastonati, però, in un fiacco e riciclato giallo hitchcockiano. Probabilmente sperava nelle capacità del regista di aggirare gli ostacoli (stereotipi): lo slalom di Ruiz riesce in parte, fa propria la materia (riscrive tutta la sequenza della strega) ma, come insegnano tutti i suoi film, i fantasmi del passato (di Poole) non tardano a riemergere per imporre la propria nefasta volontà. Anne Parillaud è vittima di uno sdoppiamento di personalità, sogna un alter-ego/contrario (donna killer dominatrice vs. docile sposina) che trasfigura la nostra visione in una soggettiva dalla psiche disturbata (meccanismo amato da Ruiz), prigioniera di un quadro mutevole (quello che rappresenta la scogliera), intrappolata fra due vite parallele, vittima di sogni ancorati al passato che si fanno, contemporaneamente, premonitori. Dove finisce la paranoia e inizia la verità? Come ricomporre l’immagine di sé? Labirinti da giardiniere e non da intelligenza speculatrice: oltre la siepe c’è il nulla e l’uscita porta a colpi di scena effimeri, non certo stimolanti. Sul talento figurativo straordinario di Ruiz, invece, niente da eccepire, dal profilmico degli interni ai tagli di luce, dalle collocazioni della macchina da presa ai colori espressivi, tutto concorre a dipingere il surrealismo per accumulo o stravaganza o matrici oniriche senza perdere gli ormeggi con la realtà (la casa di Natale della magia bianca, quella dei granchi sulla scogliera).