TRAMA
Toto, ormai diventato pollo, cerca di vivere come tale ma un uovo strega del deserto ha bisogno di un cuore di pollo per un incantesimo e invia i suoi emissari per rapirlo.
RECENSIONI
Era il 2006 quando i messicani Rodolfo e Gabriel Riva Palacio Alatriste portarono sul grande schermo i protagonisti "alimentari" dei cortometraggi di successo "Los Huevos Cartoons". La sfida della lunga durata fu vinta grazie a un'azzeccata caratterizzazione dei tanti personaggi, a un'animazione semplice ma funzionale, e a una sceneggiatura molto brillante nel giocare con i pericoli di un uovo che si affaccia per la prima volta fuori dal pollaio in cui è nato. Il secondo capitolo prova ad applicare la stessa formula ma, oltre ad aumentare l'incidenza della computer grafica, inciampa in un soggetto con molto meno mordente. Un conto è seguire le peripezie di un uovo che lotta per diventare un pollo e non vuole finire spiaccicato nel piatto di chicchessia, diverso dilatare oltremodo un'ideuzza esile esile replicandola più volte senza l'aggiunta di particolari varianti. Il secondo capitolo vede infatti al centro del racconto un uovo stregone che di deve procurare per un sortilegio un cuore di pollo (ovviamente dell'uovo diventato pollo nella puntata precedente) e il film si riduce a mostrare in scolastica successione il fallimento dei vari tentativi. Poco male se il pretesto narrativo servisse solo come spunto per gag esilaranti, invece il ritmo latita e ci si limita a qualche sparuto sorriso. I tanti siparietti, infatti, nonostante la simpatia dei personaggi, si accontentano di riciclare quanto già esaurientemente proposto nel primo capitolo (giocare sulla fragilità dei protagonisti specchio di paure e debolezze umane). I più piccoli, o chi non ha visto Una pelicula de huevos, avranno comunque più probabilità di apprezzare.
