TRAMA
Nella tranquilla pensione di Meg e Petey, l¹unico cliente è Stanley, un pianista dal passato ignoto. La quotidianità è turbata dall¹arrivo di una coppia di uomini, McCann e Goldberg, molto invadenti, nel giorno del compleanno di Stanley.
RECENSIONI
Pinter adatta una delle sue pièce chiave allo schermo e Friedkin ne redime la claustrofobia teatrale scrutando la quotidianità malata dei protagonisti con la mobilissima camera a spalla.
Tutto elusioni e sottintesi (in una parola: pinteresque), pregno di un umorismo acre piegato alle ragioni del dramma di fondo, THE BIRTHDAY PARTY è uno degli esempi cristallini di quel teatro della minaccia che ha consegnato Pinter alla leggenda: occorrono pochi indovinati elementi (basta strappare gli occhiali dal naso di Stanley per metterlo in una posizione di soggiacente inferiorità, il buio, le allusioni continue) per far trasudare le immagini di ansia e paranoia. Il legame tra i due ospiti e il pensionante Stanley resta ambiguo fino alla fine (i due accusano Stan di aver tradito l'"organizzazione") e il fuoco di fila di domande, nell'assurdo e brutale interrogatorio, rimane nella coscienza dello spettatore come uno dei passaggi più attraenti e disturbanti dell'opera.
Il più violento film di Friedkin?
