Recensione, Thriller

PERFECT STRANGER

NazioneU.S.A.
Anno Produzione2007
Genere
Durata110’
Sceneggiatura

TRAMA

Una giornalista, dopo l’omicidio di un’amica d’infanzia, indaga sul boss della più potente agenzia pubblicitaria di New York, noto donnaiolo, proponendosi come segretaria “disponibile”.

RECENSIONI

Un’opera che rinnega tutto il bene che si poteva pensare di James Foley: non è più un grande direttore d’attori e un fine ricamatore di psicologie. Un’altra peculiarità delle sue opere era la drammaturgia che procedeva per sussulti, mai lineare: qui si può solo affermare che il regista è incapace di organizzare un racconto. Il finale è fra i più assurdi del genere thriller-giallo a scatole cinesi sull’identità dell’assassino, perché sceneggiatura e regia si permettono di ribaltare tutto nel modo più scorretto, tanto che potevano fare anche a meno di seminare indizi. Non sarà casuale che sono stati girati tre finali con tre diversi colpevoli. Attraverso l’agenzia pubblicitaria nella finzione, il “product placement” impazza.