Recensione, Thriller

BRIVIDO CALDO

Titolo OriginaleBody heat
NazioneU.S.A.
Anno Produzione1981
Genere
Durata113’

TRAMA

È una delle estati più torride della Storia in Florida: Ned, di professione avvocato, e Matty, sposata, diventano amanti. Quest’ultima gli rivela che vorrebbe eliminare il marito: studiano un piano.

RECENSIONI

Lo sceneggiatore Lawrence Kasdan (L’Impero Colpisce Ancora, I Predatori dell’Arca Perduta) ripesca un copione scritto all’università ed esordisce alla regia nel segno del noir, di La Fiamma del Peccato e Il Postino Suona sempre Due Volte, moltiplicando la sensualità morbosa di Cain con l’idea folgorante di una Florida torrida, immersa in luci calde e umide, con il sudore degli amanti che diventa una perenne seconda pelle, con dialoghi “maledetti” che sottolineano l’alterità della situazione climatica e l’eccezionalità della passione che stanno consumando e li sta consumando (“Ho una camicetta, non vedo che altro dovrei portare”, “Non dovresti portare quel corpo”). La carica erotica che corre fra Kathleen Turner (magnifica esordiente) e William Hurt è portentosa: viene amplificata, come buon noir insegna, dall’aura di dannazione di cui si circondano, da una figura di femme fatale diversa dall’iconografia classica (Matty decide di essere malvagia, senza ambiguità di sorta) e da una serie di colpi di scena che non disdegnano l’ambiguità.